I social hanno avuto un enorme impatto sulla vita di tutti i giorni e hanno cambiato il modo in cui si formano le decisioni di acquisto. Facebook e Instagram, sono ormai visti come luogo per ricercare opinioni e storie da cui trarre ispirazione e farsi guidare nelle scelte. Questo è ancora più vero se si parla del settore del turismo. I social hanno facilitato e ampliato la capacità di condividere foto e video delle esperienze di viaggio con un pubblico più ampio, ed è così che i cosiddetti “turisti 2.0” reperiscono le prime informazioni per decidere la meta della propria vacanza (l’89% dei Millennial prenota le vacanze seguendo suggerimenti postati dai coetanei). I social media hanno avuto anche un impatto importante sul modello dell’agenzia di viaggi, basti pensare alle OTA (Online Travel Agency, agenzie di viaggio online) come Booking.com o Expedia che sono in continuo aumento. Queste, in cambio di una provvigione, fungono da intermediario tra i fornitori dei servizi turistici e i clienti. La prenotazione delle vacanze, ormai è un dato assodato, avviene nella quasi totalità online (78%), il rimanente 22% invece si rivolge agli agenti di viaggio o comunque ai canali tradizionali. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’, pubblicata in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre 2018, risulta che nel 2018 oltre 19 milioni di italiani hanno scelto la prenotazione on line delle loro vacanze e ben il 57% dei vacanzieri scrive recensioni sul web riguardo ai locali e ai ristoranti in cui ha mangiato. La piattaforma di Web Marketing SEMRush invece ha condotto un’indagine producendo la lista dei siti preferiti dagli italiani per prenotare online: con oltre 23 milioni di utenti al mese, booking.com resta il sito più cliccato sulla prenotazione di alberghi, seguito da Airbnb, che continua la sua scalata verso numeri da record e Trivago, importantissimo per avere un confronto chiaro su prezzi e contesti. Tra le new entry altrettanto efficienti, stanno diventando molto quotati siti come secretescapes.com, hotelscan.com e agriturismo.it. Su Instagram, che è stato definito da alcune statistiche almeno dieci volte più coinvolgente di Facebook perchè ad alto impatto visivo, ci sono centinaia di influencer, ovvero utenti con grande seguito che, anche se fuori del settore del travel, sono spesso d’ispirazione per i propri follower. Il meccanismo è di tipo fiduciario e imitativo: fino a qualche tempo fa la scelta della destinazione di un viaggio era influenzata dagli amici, dai parenti o dalle foto dei cataloghi d’agenzia, mentre oggi, più facilmente si guardano a queste figure amiche, gli instagramer, che hanno già visitato certi luoghi documentando tutto sui loro profili social. In che modo le agenzie di viaggio, i tour operator, gli alberghi e le strutture ricettive possono sfruttare questo nuovo modo di prenotare e vivere il viaggio? Innanzitutto, è importante avere una vetrina sul web ed è necessario disporre di una strategia social in grado di promuovere la propria attività per raggiungere un numero enorme di potenziali clienti (Le persone attualmente iscritte a Facebook in Italia sono 34 milioni, mentre su Instagram ci sono 16 milioni di utenti.) Una delle risposte delle aziende a questa crescente influenza dei social media nel turismo è sicuramente quella di “cavalcare i trend” sfruttando gli hashtag, condividendo informazioni e facendo sì che i turisti facciano una buona pubblicità sui social. Nel 2017, il viaggio è stato il secondo tema più chiacchierato su Instagram: l’hashtag #instatravel è il più utilizzato per condividere viaggi ed esperienze, raggiungendo 78 milioni di post a gennaio 2019. Instagram, inoltre, nel corso degli anni ha sviluppato numerose funzioni che agevolano il rapporto tra aziende e clienti. Ad esempio, è possibile prenotare una vacanza o fare shopping direttamente dal feed, per non parlare delle famose Stories, ora anche su Facebook, che offrono uno spazio unico per condividere foto e video e coinvolgere gli utenti. Ecco alcuni consigli per gestire i Social Media applicati al marketing turistico: Questi piccoli accorgimenti possono aiutare ad attirare l’attenzione degli utenti, indirizzandoli ai propri contenuti, senza passare da terzi. Una strategia che sfrutti al meglio le tipologie dei contenuti presenti sui social è fondamentale per competere con le OTA. Inoltre, interagire online con gli ospiti aiuta a creare, con il cliente, la propria reputazione e ciò permette sia di monitorare le menzioni del brand, sia di instaurare un rapporto tra cliente e azienda basato sulla fiducia reciproca . Questo stimolerà condivisioni, pareri positivi e passaparola aiutando la struttura turistica a crescere. I social network nel settore del turismo
Scopriamo i vantaggi che offrono e come possono valorizzare le strutture ricettive.
I social e la prenotazione dei viaggi
Il ruolo degli influencer di Instagram
Cosa possono fare gli operatori del settore turistico
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