Il countdown ormai è partito, la dismissione completa di Google+ avverrà il 2 aprile 2019. Era il 2011 quando Google ha lanciato il suo social network, con funzionalità che lo rendevano unico nel panorama delle reti social che stavano nascendo in quel periodo, come ad esempio la possibilità di avviare sessioni audio e video di gruppo, chiamati hangouts. In realtà non ha mai lasciato il segno e in molti hanno criticato la mancanza di una forte identità del social network. A differenza di Facebook, Instagram o Linkedin, che hanno un obiettivo preciso, Google Plus non è stato utilizzato come mezzo per interagire, ma è stato semplicemente uno strumento per ottenere maggiore visibilità nei motori di ricerca. L’assenza di utenti non è l’unico motivo che ha portato la compagnia a chiudere la piattaforma social. All’inizio dello scorso anno sono, infatti, il Project Strobe ha iniziato delle indagini interne, che hanno portato portato alla luce una falla nel sistema. La vulnerabilità legata ai bug sulla sicurezza e trattamento dei dati avrebbe permesso agli hacker di avere il possesso, tramite app di terze parti, dei dati personali dei profili non contrassegnati come pubblici, come il nome e la email (52,5 milioni di utenti interessati). Di fatto la situazione era divenuta troppo difficile da gestire per Google e la decisione della rimozione del servizio è ormai definitiva ed anzi persino anticipata rispetto a quanto inizialmente previsto. Chi possiede un account Google+ personale potrà comunque effettuare un backup delle foto o di dati divulgati nei propri post prima che Google proceda all'eliminazione totale del sistema: tutte le pagine verranno completamente eliminate e il social network non sarà più accessibile dagli utenti in nessun modo dopo il 2 aprile. Per salvare qualcosa di quanto fatto all’interno di Google+ nel tempo, è prevista quindi la possibilità di scaricare un archivio contenente tutti i propri dati Google+ contemporaneamente, tra cui cerchie, community, stream e +1 di Google+. Per fare questo basta essere collegati con il proprio account di Google visitare la pagina “Scarica i tuoi dati“. E’ possibile scegliere quali informazioni si desidera salvare ed eventualmente deselezionare quelle che non si vuole salvare. I dati salvati possono essere ricevuti tramite un link che si riceverà via email, oppure salvati su Google Drive, aggiunti a Dropbox o aggiunti a Microsoft OneDrive. Nulla. Se la versione consumer Google+ chiuderà tra un mese, i profili aziendali potranno continuare a usare la piattaforma: i clienti G Suite, infatti, potranno utilizzare l’account anche in futuro, anche se non è ancora chiaro con quali modalità. Google ha promesso di offrire nuove funzionalità e un nuovo look. Tutta la vicenda però può farci riflettere: i social sono solo uno dei tanti mezzi che le aziende hanno a disposizione per farsi conoscere. Sono un canale per diffondere contenuti, interagire con le persone e creare una community attorno al brand e ai prodotti. Ma è importante che la presenza online non si basi solo su una strategia social nè tantomeno su una piattaforma non proprietaria. Molto meglio utilizzare i social per attirare traffico al blog o al proprio sito web, facendo atterrare gli utenti su landing page appositamente create con un form da compilare per ricevere un contenuto premium. Solo così è possibile creare un database di contatti davvero interessati al proprio business e sarà più facile trasformare una parte di queste lead in possibili clienti.
Google+ è giunta l'ora di salutarti
Dopo 7 anni Google+ verrà chiuso per mancanza di utenti attivi e per una falla nel sistema di sicurezza.
Perché Google Plus ha chiuso?
Google+: come salvare i propri dati?
Cosa cambia per le aziende?